Attrice e regista teatrale, drammaturga e giornalista. Mi sono diplomata presso il Laboratorio Cinema con la direzione di Vanna Polverosi. Dopo un anno di quotidiano teatro nelle scuole con la Compagnia Teatro Giovane, ho lavorato da scritturata con diverse compagnie affrontando il teatro classico e contemporaneo, girato diversi short con il CSC e fiction (Misteri, Rai2), gialli (Requiem per voce e pianoforte, TMC) e fiction-show (Scherzi a parte, Canale5) per la televisione. Nel frattempo ho realizzato regie per il teatro di impegno civile: contro l’apartheid in Sudafrica e per la libertà di Nelson Mandela Africa Mayibuye, Jazz tour contro l’Apartheid e una intera tre-giorni di spettacoli; per la denuncia dei desaparecidos e la libertà dalle dittature in America Latina, La parola ferita, andato in scena alla Sala del Cenacolo della Camera dei deputati. Ho lavorato in radio (Radiodays, il cinema alla radio, Spazioradio – 1996-98), come doppiatrice e prestando la voce per documentari e readings, e nel frattempo ho proseguito il percorso di formazione seguendo diverse metodologie: con Susan Strasberg dell’Actor’studio, Anja Jgiel e Alessandro Mengali del Teatr Laboratorium di Grotowski, Cathy Marchand e Gary Brackett del Living Theatre, con i quali sono andata in scena a Carrara nel 2006 e 2007 (Mysteries and smaller pieces, Archeologia del sonno).
Ho avviato il laboratorio teatrale SPAZIO LIBERO (ora anche associazione aps) per realizzare anche nel percorso di formazione la creazione di spettacoli partendo dall’improvvisazione in scena. Da qui sono nate nuove regie fra le quali Spirale: il limite e il potere, andato in scena nella sala Ferdinando Agnini, secondo premio per la migliore attrice a una delle allieve nell’ambito del concorso “Città di Rieti” 1997, e A passo nel tempo con il gruppo di cavallerizzi “Movieriders”, andato in scena al Palaghiaccio di Ariccia, per il quale ho ricevuto il premio “Città del Sole” 1998 per la miglior scrittura poetica teatrale.
Successivamente ho tenuto laboratori e corsi di storia del teatro all’Upter, Università popolare di Roma, mentre il lavoro di scrittura e di impegno civile mi ha portato a diventare giornalista, svolgendo il praticantato mentre lavoravo come editor a la rivista del manifesto diretta da Lucio Magri e poi web editor per rifondazione.it, il sito della direzione nazionale di Rifondazione Comunista. Ho collaborato con Dazebao.org sotto la direzione di Alessandro Cardulli, dove sono stata responsabile del settore sindacale/lavoro, ambito che mi ha portato ad occuparmi delle conseguenze della crisi del lavoro anche sul diritto all’istruzione per MicroMega.org, il manifesto e rassegna sindacale, il mensile della CGIL. Su questo tema, allargato alle lotte sociali ho pubblicato il libro L’unica possibilità di essere normale, presentato alla fiera Più libri più liberi a dicembre 2012. Per rifondazione.it ho curato il dossier sulle morti bianche Morire di lavoro. Dal Mac zero all’azzeramento dell’intervento in fabbrica, su cui sto ultimando la piéce Il gioco delle regole. Successivamente la Provincia di Roma ha approvato un corso di giornalismo, web e social media all’interno del POF, che ho tenuto per il biennio 2010-2012 all’Itis Galilei di Roma, e organizzazione e gestione dell’ufficio stampa all’interno dei corsi di formazione della Regione, che ho tenuto presso l’UET dal 2011 al 2014.
Nel 2009 ho portato in scena al teatro Vascello il monologo sulla strage di Bologna Ho provato a dimenticare di Marco Moriconi, macchinista ferroviere, e Una macchia nel cuore, dello stesso autore, mentre ho continuato a intrecciare azione teatrale, impegno civile e informazione attraverso diversi living in strada (vedi la pagina su questo sito) nell’ambito di iniziative più generali: sui fatti di Genova, contro gli omicidi bianchi, contro il debito, per la socializzazione di Cassa Depositi e Prestiti, contro il TTIP, in sostegno ai 4 attivisti NO TAV in carcere.
Ho seguito la campagna per l’uso pubblico del S. Maria della Pietà come ufficio stampa e, per il centenario dell’inaugurazione del manicomio ho realizzato, in collaborazione con l’attrice e regista Patrizia Schiavo, la Compagnia Nuovo Teatro e il gruppo di percussionisti Letizia Drums fondato da Mauro d’Alessandro, lo spettacolo Umanità a numero chiuso.
Nel frattempo ho curato diversi testi, fra cui la splendida raccolta di interviste a registi fra cui Pasolini, Ferreri, Olmi, Straub, Jankso, Bertolucci C’era una volta il film, curate dal collettivo di FilmCritica nel 1970, pubblicata per la Cangemi.
Ho collaborato all’avvio di Radio Rete Edicole (sul mio sito in basso un’intervista) dove ho portato la rubrica settimanale “Parla con LEI”, estensione del progetto nato con Teatrocittà contro la violenza sulle donne, che vede nuove evoluzioni in diverse direzioni: la raccolta di monologhi Desdemona è tornata, e il laboratorio teatrale che tengo a Spazio Donna San Basilio, con il quale ho vinto un bando della Regione Lazio che mi ha permesso di avviare il progetto “Il Filo di Arianna“, per mettere in rete il teatro fatto dalle donne nei centri antiviolenza e in ogni caso tutto ciò che lavora per il cambiamento della cultura patriarcale.
Contemporaneamente ho vinto il bando LibrArti istituito dal III Municipio con il progetto Abitare le parole con il quale ho dato vita ad un collettivo di drammaturgia teatrale, che ha appena ultima il testo “Recinti“.